sabato 14 agosto 2010

Perros y embarazadas


Oltre le innumerevoli e quotidiane differenze palesi, due dettagli che potranno straniarvi vi costeranno un piccolo sforzo di concentrazione anche se non eccessivo: il numero di cani e di embarazadas.
La città di Iquique, tra le più sucias del Chile, riempie le sue strade divise in quadras, newyork style, con simpatiche mascotas di tutte le forme, colori, dimensioni e malattie. A differenza dei cani pettinati e toelettati che incontriamo per le strade d’Europa, questi si fanno i gran cazzi loro. Ne ti cagano, ne si tirano sotto le macchine, ne si lanciano dai balconi, ne peleano tra di loro. Bivaccano. Cercano cibo, si distraggono, giocano e dormono; niente male a dirla così. In realtà la loro vita deve essere ben ardua, ma la loro sporca e magra libertà mette in ridicolo la prigione dorata dei cani ‘civilizzati’ che non riescono a stare sciolti, non possono stare soli, non sanno cercarsi il cibo, non dispongono della propria giornata. Condannati a seguire inclinazioni e abitudini estranee alla loro natura in cambio di un tetto e una scodella piena.
Si, ahimè, è anche una metafora non voluta. Esopo non me ne voglia. 




La seconda questione che vi farà riflettere, ben lontana dai paragoni zoofili, è la latitanza del controllo delle nascite e dell’educazione sessuale. Questo vi lascerà il tempo per pensare alla potenza di Opus Dei e chiesa cattolica: quaggiù se la comandano ancora un bel po’ (non che in Italia soffrano… ).
Il ministro dell’Istruzione è un militante dell’Opus Dei (pure Lupi del PdL - direte voi - sta con Comunione e Liberazione), ma l’Opus Dei .cl è ben altra cosa: in Italia fanno accordi, aqui mandan. Il congresso dei Vescovi è istituzione potente e autorevole, spostano milioni di voti e una rete sterminata di rapporti economici e ricatti elettorali. Oltre alla forza storica e simbolica del legame dei vertici della Chiesa con la destra cilena, e con il regime di Pinochet.
L'incidenza delle gravidanze non è che il segno profondamente visibile del peso della mano cattolica.
Quando i neonati sono figli di quattordici/quindicenni che vivono ancora in famiglia
li chiamano hijos de hermanos: perchè semplicemente se li prende in carico la madre, e li cresce insieme agli altri figli suoi, tra cui la madre o il padre del nipote. Così accade che madre e figlio crescano come fratelli. Le scuole superiori e le università sono affollate da ragazze incinta, in mensa scorrazzano piccole canaglie ovunque e praticamente in ogni coppia di giovani fidanzati che s'incontrano il sabato sera in giro, uno dei due ha già avuto un figlio da altra relazione, che è incluso nel pacchetto.

[Attenzione] C’è il rischio di abituarvi: tutto sommato, sebbene siano frutto entrambi di realtà ostiche, i bimbi tra i piedi e la libertà dei cani randagi rendono le giornate migliori.
E i babyparty dalle 6 del pomeriggio spaccano!

Nessun commento:

Posta un commento