Anche l'università Arturo Prat di Iquique è occupata ed in quei giorni un gruppetto di compas capuchas, disertando l'appello della Federacion Estudiantil (struttura di rappresentanza studentesca organizzata, riconosciuta dallo Stato per quanto combattiva) e attaccano la Rettoria, l'ufficio pagamenti e il Banco Santander, siti localizzati all'interno del campus.
Scrivono in un comunicato apparso successivamente su hommodolars
2. Atacamos los ventanales del banco Santander como señal de rechazo, contra el lujo y el consumismo que promueve esta irrespetable corporación.
Consideramos que el banco Santander dentro de la universidad es clara muestra de la privatización, de la inmersión del mundo empresarial en la educación de mercado, además sabemos que esta trasnacional está destinada a crear y proteger riquezas de las clases acomodadas, endeudar y promover el consumo en la sociedad.
Nuestra acción es un llamado a despertar de la ilusión de la mercancía capitalista, y un mensaje a los poderosos y sus cómplices: sepan que NO TODXS ESTAMOS TAN DORMIDXS COMO PIENSAN NI TAN TRANQUILXS COMO QUIEREN
x COLUMNAS DE CHOQUE DESCENTRALIZADAS xCONTRA EL ABUSO DE AUTORIDAD Y POR LA INSURREXIÓN PERMANENTE
Il Banco Santander, stanco di rifare le vetrine del piccolo ufficio nell'Università, con gli impiegati ormai esausti per i continui assalti, lascia definitivamente le due stanzette.
Un gruppo di studenti decide così di riciclare lo spazio, occupandolo e ridandogli colore. Nasce così la " Infoteca y Centro Social Estudiantil ", che oggi organizza corsi pre-universitari (ogni università ha un test d'accesso restrittivo e l'educazione superiore non assicura un livello omogeneo di conoscenze di base), feste d'autogestione, biblioteca, cineforum, scambio libri, dispense e materiale scolastico ... Molto meglio che accendere un mutuo.
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