giovedì 2 settembre 2010

Il cebiche inevitabile


Secondo l'etimologia della Real Academia Espanola, la parola 'Ceviche' viene dall'arabo ﺳكباج (sikbāǧ): un método di conservare cibo per mezzo di acidi, come l'aceto.
Secondo lo storico peruviano Javier Pulgar Vidal, il nome viene invece da una parola quechua 'siwichi', che significa pesce fresco.L'ipotesi maggiormente avvalorata è che le due parole si confusero durante la conquista per gli Spagnoli dell'Impero Inca.

In Chile si diffonde soprattutto per la recenti immigrazione peruviana, che è di fatto la più massiccia nonchè la più osteggiata dai razzisti.

Dopo averlo provato quella domenica a casa della signora Rosa, un ristorante per sei posti massimo, che lavora solo il sabato e la domenica, ingresso strada al lato della piazzetta del quartiere, che nel resto della settimana è il salotto dove vive, ho imparato il cebiche.
Era inevitabile.



" Lavate il pesce - qualsiasi - e tagliatelo a dadini.
Saltelo e conditelo con il peperoncino macinato e l’aglio tritato.
Mettetelo a marinare nel succo di limone.
Bastano pochi minuti, nella versione tradizionale peruana.
Nel frattempo tagliate a fette sottilissime la cipolla, lessate le patate e il mais gigante, e qualche patata dolce. Servite in un piatto gigante ... "
Duena Rosa
(da Lima a Santiago, sola andata - per ora)

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