Al Cimitero Monumental di Santiago termina con i più violenti disordini registrati nell'era democratica, la manifestazione convocata dai partiti di sinistra e dalle associazioni per i diritti civili, e dei familiari dei desaparecidos. Gruppi di incappucciati attaccano la stampa e i Carabineros.
Nella notte, come da tradizione, nelle poblaciones della Capitale, si ricorda il Golpe militare erigendo barricate e dando vita a disordini. Una decina i carabinieri feriti da armi da fuoco e pietre mentre molte zone della periferia hanno subito il corto della corrente. Oltre duecento gli arresti per gli attacchi e i saccheggi.
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